domenica 25 ottobre 2015

03.03 La povertà di Oscar Wilde dovuta ad una vita troppo dispendiosa

Oscar Wilde


Oscar Fingal O'Flahertie WillsWilde (Dublino, 16 ottobre 1854  Parigi, 30 novembre 1900) è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, giornalista e saggista irlandese.
È noto soprattutto per l'uso frequente di aforismi e paradossi, per i quali è tuttora spesso citato.
Durante il periodo degli studi universitari, nell'estate del 1875, Oscar ritenne importante che non mancasse alla sua formazione culturale la conoscenza dei luoghi dell'arte e della cultura classica. Compì dunque un viaggio in Italia e in Grecia, durante i quali scrisse diversi sonetti e poesie.  Per via della lunga vacanza arrivò in ritardo al college per cui venne sospeso dagli studi, gli si vietò la residenza nel campus per il periodo del trimestre rimasto e fu privato di tutti i benefici.
Wilde a quei tempi si riteneva in condizioni di povertà che attribuiva all'impossibilità di un suo matrimonio con Florence Balcombe, la quale avrebbe risolto i suoi problemi economici. In realtà le sue difficoltà dipendevano dal tenore di vita eccessivamente dispendioso. Cercò quindi conforto e risorse presso sua madre che rifiutò di aiutarlo, sostenendo che per l'eredità ricevuta Oscar avrebbe potuto vivere in tranquillità per diversi anni.
Per due volte Wilde dovette presentarsi al tribunale per pagare dei debiti.  Il 13 giugno 1877 morì Henry Wilson, suo fratellastro da cui Oscar si aspettava una cospicua eredità, ma rimase deluso: ebbe la somma di 100 sterline e la parte dell'abitazione che aveva in comproprietà col fratello.

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